STORIE DI INES
ma ci sono anche altri che hanno incominciato a bruciare i propri inservienti, le governanti, gli assistenti, coloro che controllano, influenzano il mondo domestico, panottico
http://www.flickr.com/photos/masomasotti/499730945/
Ora levo l'Ines dal fuoco e ci metto una mano - la foto domani - e quando ci sarà la foto ci saranno anche molte altre ustioni,
l'Ustore del web, ustioni di massa,
il mio sogno di Nerone, che pure amò la sua governante Seneca,
realizzato.
Firmato
DFAS, katèdra di endemiologia neurologica Università di Brema.
Non capisco questa mania di bruciare. Mah.
ReplyDeleteTi saluto, vado a Greenwich.
eh, piccola biondina d'oltre manica, giovane amica ancora senza reati di piromania pendenti: il fuoco ha sempre attratto i viventi men che le razze vegetali, che sono fissate al suolo e hanno da che temere da una pira fatta come si deve, o autoprodotta da Natura. Il primo a stupirsi fu Gnol Arinello dinanzi alla prima elettrovampa da selce non voluta, milioni di anni fa. Con un salto in avanti di milioni di anni arriviamo a te, davanti allo scheletro arso come si deve del Cutty Sark, eh? o no?
ReplyDeleteeheheheh
Andiedi.
Da ragazzini si usava fondere tra di loro piccoli oggetti di plastica (cappucci di biro, sorprese dell'ovetto Kinder, etc...) per dare vita a quelli che obbiettivamente potevano essere definiti capolavori dell'arte contemporanea...
ReplyDeleteVero, che ricordi, mettere le scarpine alle lucertole, che erano poi tappi della bic sciolti internamente.
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