Friday, 29 December 2006

Poesia di fine anno

Mo acsé, dal vòlti, quant a tòurn a chèsa,
la sàira, préima d'infilè la cèva, 
a sòun, drin, drin, 
                             
un'arspònd mai niseun.


(Raffaello Baldini)

4 comments:

  1. ahahahahah

    bravo a postare questo grande poeta. Auguri!


    %

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  2. ANALIZZAMI.COM

    Poesia:



    Villeggiatura, di Andrea M.



    Secchiello,

    Paletta.





    Bologna, 24 Gennaio 2001

    -------------------------



    (Analisi fornita dalla dottoressa N. Vasini)


    Caro Andrea,



    Grazie per la poesia che mi hai mandato, e sottosotto dedicata a me.

    La tua poesia per me esprime una personalita' molto vulnerabile, molta sensibilita' nascosta da un apparenza forte e sarcastica, mi azzarderei a dire che tu sei stato ferito nel passato (la paletta), forse da una relazione d'amore che ti ha consumato, svuotato e tu ti vedi infatti come il secchiello, un simbolo bellissimo che riflette il tuo animo sensibile e la tua dolcezza. Le tue ferite emotive non ti lasciano pero' sconfitto, il titolo di questa dolcissima poesia lascia intravedere il tuo ottimismo, "villeggiatura", come se in fondo al tuo animo tu riesca a vedere una va d'uscita.

    La poesia ha chiare sfumature Edipiche, il rapporto con una madre a volte arpia a volte complice ed amica (la virgola del primo paragrafo) la quale ha influenzato i tuoi rapporti con le donne in generale (il punto finale) da qui la tua ricerca introspettiva di un angolo di serenita' e la ricerca fisica di una donna matura con la quale potrai ricreare poi questo tuo sofferto e allo stesso momento amato rapporto Edipico per poi riuscire a risolvere questo tuo trauma sociale.

    Bellissima.



    Tua,



    Nxxxxxxxxa

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  3. Altra atrocita' in stile petrarchesco:


    Il trassico perpetuo

    Del carpeggiare allegro

    Porta a te le mie mani

    Barcrizia di Micene

    Vestigia di nempasi amara

    Che rindonda da casto a casto


    Riprendi orgia'

    La torca interebrale

    Magistri divini

    Che mai potran guardare

    Venacoli fittizi

    D'un cuore persefonale.

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  4. Un'altra poesia scartata:


    Vedo la tua imagine riflessa in una pozzanghera

    La noia mortale che emani echeggia nel parcheggio

    Ti abbraccio e ti giro

    Ma non trovo la tua valvola

    La tua foto ingiallita nel frigo, tra carote e fagioli

    Mi addormento al suono della tua voce

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