L'Oracolo della Sibilla Metropolitana
Protagonisti: La Signorina Venusta Mattioli, la calamita umana di uomini errati
Il Signor Giuseppe, il maestro Zen metropolitano
La Signorina Venusta, in lacrime:
"Restero' sempre zitella!"
Il Signor Giuseppe, laconico:
"Non amiamo chi amiamo, amiamo chi amiamo amare amando l'amore: amando
l'amore amiamo l'amore ma amando l'amato amiamo l'amare. Per cui, amiamo
l'amato pur amando l'amore ma non l'amore soltanto bensi' l'amato. Perche'
cosi' facendo, l'amore e l'amato diverra' il vero amare e non l'amare per
l'amore".
(Sipario)
Saturday, 18 February 2006
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soaps - pilot
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Avvocangelo Fab
ReplyDeleteGrazie per il passaggio ... è da cinque minuti che cerco un modo per commentare ma ... è troppo complicato ... proprio come l'amore :-)
"La carta di credito della Sibillina Pollution Bank" (Tratto da "Non sense" di Jonesco)
ReplyDeleteProtagonisti: La Signorina MATILDE VARICOSA, sexy-girl attratta dall'odissee di uomini erranti con la gotta.
Il Signor Zennaro Esposito, il maestro (borseggiatore) metropolitano (con problemi di gotta).
La Signorina Matilde Venosa, in lacrime:
"Restero' sempre gitella!"
(Naturalmente lei dà la colpa al difetto di pronuncia).
Il Signor Zennaro Esposito (reduce da uno spinello fatto in casa):
"Non è bello quello che è bello ma è bello quello che è bello che è bello che è bello!".
Mentre dice la frase, sta pensando: "Strano come in certi istanti si abbia la sensazione di comprendere l'infinito!"
(Non è un plagio, dirà durante il processo intentatogli da Albano, è la trasposizione di un evergreen: "Una rosa è una rosa è una rosa è una rosa... ad libidine").
Il Signor Zen ama parlare per parabole tratte da "Il Capitone di porto" dei Fratelli Marx (da quando s'è accorto che il digitale terreste è una boiata).
"Non amiamo il portafogli,
amiamo il portafogli amando i soldi in esso contenuti:
amando il portafogli amiamo i soldi
ma amando chi ha il portafogli amiamo spendere i soldi (in ultima analis).
Per cui,
amiamo il portatore sano di portafogli,
(e) pur amando i soldi
non i soldi soltanto
bensi' il portatore sano di soldi (in ultima analisi).
Perche'
cosi' facendo,
i soldi e il portatore sano diverra'
il vero spendere e spandere
e non lo spendere
per lo spandere".
La signorina Mailde: "What?"
Poi si riprende dallo shock anafilattico e con la penna rossa sottolinea un errore logico nelle argomentazioni zennaresche.
Zennaro Esposito ha il compito dell'epilogo: "Insomma: copuliamo (non mi esimo)!"
Matilde (lapidaria): "No, è solo predicato".
(Lettone ad acqua: "Le conseguenze di un portafogli").
lo so - si poteva fare meglio!
;)
Mi piace più questo avatar... (la testa di bambina scontenta (magari in una vaschetta capovolta di pesci rossi!)
ReplyDelete;)
Oppure:
ReplyDeleteProtagonisti: Un gruppo di mucche, inclusa una mucca nana.
La mucca nana: "Restero' sempre vitella!"
(Sipario)
Silviam, spirito di contraddizione o prove tecniche di avatar?
ReplyDeleteTi sei rimessa il gatto con gli stivali?
;)
errata corrige postuma
ReplyDeleteil nome completo della signorina Matilde è
Matilde Varicosa Venosa degli arciduchi Ventricoli y Sinistri y dell'Arteria y Femorale (...), discendente di un'antica e nobile famiglia spagnola, cattolica (ma pare anche segretamente legata alla loggia massonica coperta "Vene Varicose 2", che con Lucio Geloni assunse la denominazione di "Prepagata 2" - vi erano scritti anche il Giornalista, il Nano e la Ballerina, ora tutti al potere della penisola italiota).
Ma dopo il sipario chi è passato a raccogliere gli ortaggi?!?!
ReplyDelete"Ma dopo il sipario chi è passato a raccogliere gli ortaggi?!?!"
ReplyDeleteMi sembra di capire che vuoi sapere la ricetta della mia insalata di patate, pomodori tonno e mozzarella ALLA NAPOLETANA, nella versione implementata "GRANDE ABBUFFATA". Giusto?
Allora, gli INGREDIENTI
sono per una porzione (abbondante)... alla meridionale :)
200 gr. mozzarella di bufala tagliata a pezzettini;
100 gr. di pomodorini tagliati (ognuno a metà);
1 scatoletta di tonno da 80 gr (senza olio).
300 gr. di patate lesse sbucciate e taglate a pezzettini;
30 gr di cipolla NOVELLA tritata;
1 cucchiaio d'olio extravergine;
1 cucchiaio di maionese;
Come si prepara?
Si mette tutto in una grossa zuppiera e con cucchiaio e forchetta si mischia ben bene!
Ed è... voilà! è pronto per la... "GRANDE ABBUFFATA"!
Naturalmente, gli ingredienti possono variare (eliminandone qualcuno, aggiungendone qualche altro), a seconda dei propri personali gusti, così come puo' variare la quantità dei singoli ingredienti, così da trovare la giusta armonizzazione sempre secondo i propri personalissimi gusti.
So che qualcuno inorridirà pensando che faccia ingrassare, in realtà questa porzione adatta a chi ha evidenti carenze affettive, nel caso in cui si abbia invece l'anima gemella, puo' essere agevolmente divisa a metà ed ottenere due porzioni... "microscopiche", così come si addice alle tipiche porzioni di qualsiasi alimento servito in case private, bar, pizzerie, "paninoteche", self service e ristorianti bolognesi! :)
(Non è quindi un caso se le bolognesi "si tengono" e generalmente magre!)
Hai dimenticato l'ingrediante principale, ovvero la peperonata di cozze.
ReplyDeleteHai dimenticato l'ingrediante principale, ovvero la peperonata di cozze.
ReplyDeleteLANCIAVANO ANCHE PEPERONATE DI COZZE?
;
M'interessa il tuo giudizio:
ReplyDeletehttp://www.ilcannocchiale.it/blogs/multimedia/BLOGBLOB/now_ic.wmv
spero tu abbia un paio di casse ed un collegamento adsl per vedere questa clip
che dovrebbe essere in sintonia con la tua visione umoristica e paradassale della realtà...
Infine, te che sai bene l'inglese, mi potresti tradurre cosa dice esattamente il coro (russo) che canta? (senza tue personali interpretazioni, però, oppure a parte :)
Non so se anche da te c'è la campagna di spot della vodafone che usa questa canzone e lo slogan "life is now".
Resto in ascolto!
;)
A proposito di tale argomento (quello del post perchè qui coi commenti poi s'esce dal seminato) ricordo ciò ch'io stesso scrissi (o chi per me o me per chi)in tempi non sospetti. Ed or si spiega tutto: che ciò che segue è recitato dalla signorina Venusta in seguito a un colloquio col signor Giuseppe:
ReplyDelete“Ma lui m’ha detto che mi ama solo perché io gli ho ho detto che lo amo o me lo avrebbe detto anche se io non glielo avessi detto? Ma se io non glielo avessi detto, lui avrebbe potuto pensar che non lo amo e quindi a sua volta potrebbe non dirmi che mi ama per paura ch’io non l’ami. Ma se io l’amo e gli dico che l’amo, lui potrebbe pensar che glielo dico solo per sentirmi dir che m’ama e quindi non dirmelo, ma m’ama. Se però m’ama e non me lo dice, come faccio io a saper che m’ama? Certo che se invece me lo dice, io potrei pensar che dice che m’ama per sentirsi dir che io lo amo; ma io lo amo, ma se gli dico che lo amo…” (ad libitum, sfumando)
Sicuramente il Signor Giuseppe gli avra' risposto con:
ReplyDelete"Se non diciamo che amiamo chi amiamo, ma amiamo chi amiamo amare amando l'amore, per cui amando l'amore amiamo l'amore ma amando l'amato amiamo l'amare. Per cui, dobbiamo dire all'amato che amiamo l'amato pur amando l'amore ma non l'amore soltanto bensi' l'amato. Perche' cosi' facendo, confessando l'amore, l'amato diverra' il vero amare e non l'amare per l'amore".
Insomma, bisogna essere chiari nelle faccende amorose. Non fa una piega.
E su questo siamo tutti d'accordo. Non tutti però sanno (e questa è una scoperta dell'ultimo minuto) che la signorina Venusta è balbuziente e che la sua ulteriore risposta fu questa:
ReplyDelete"ma...ma...m'a...m'a...ma? s..s..se m'a...m'a...m'a...ma...ma...ma...ma per...per...perchè m'a...m'a...ma?
@ilgattosilver: purtroppo gli ortaggi erano patate di grosse dimensioni, cosi' il palco fu chiuso dalla polizia in quanto "scena del crimine" o qualcosa di simile e le patate furono sequestrate in quanto "arma del delitto".
ReplyDelete@batblackonga: se questa scena si svolgesse sui monti, ci sarebbe pure l'eco.
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