Protagonisti:
Assunta Scagliarini, disoccupata cronica alla ricerca del nirvana
La signorina Bormioli, la donna con l'occhio di vetro
Ibsen Föreslår, il manager del reparto tessuti
Kristian Åström, la cassiera distratta
La scena si apre all'Ikea il primo giorno dei saldi. La signorina Bormioli, la donna con l'occhio di vetro, ha uno svenimento e cade nel reparto salotti.
Intrappolata fra il divano Hjälpspråk e la poltrona Västvärlden, rimane per diverse ore priva di sensi, finche' non verra' salvata da Ibsen Föreslår, il manager del reparto tessuti.
Fra i due sboccia una tenera storia d'amore che si concludera' con il matrimonio e la nascita di tre figli, Biglia, Colombo e Dayan.
esserci storia simile pervenutami da mio nipote Archibaldo da Bologna il quale, ahimè, potrebbe essersi innamorato.
ReplyDelete%
Saluti
Archibaldo & Orbonilla
Caro zio di Brema, stasera in autobus una bella moretta dal culo basso e largo, ma dal viso molto grazioso, mi ha guardato: io non l'ho subito guardata, ma, avendo come sai gli occhi che si muovono indipendentemente l'uno dall'altro, a un certo punto quello più vicino a lei l'ho messo fisso fuori dal finestrino, così lei pensava che io non la vedessi, mentre l'altro, il destro, lo piazzo curvato sul suo viso e quest'occhio, facendo un rapido calcolo trigonometrico, lei non poteva certamente vederlo.
Con questa sapiente copertura posso così notare che la ragazza ogni tanto mi guarda, con tutti e due gli occhi ovviamente perchè al mondo siamo in pochi a muoverli indipendentemente (nistagmo a comando) - uno sono io, poi ce ne sono una decina in Asia, qualcuno in america e forse uno o due dalle parti di Lizzano in Belvedere-Gaggio Montano.
Il problema è che poi mi si sono bloccati in quella posizione divergente proprio quando lei si alza per scendere dall'autobus, e, ora l'uno di fronte all'altra, scopro, innamorandomi subito, che al posto di un suo occhio c'è una biglia di vetro.
Tuo nipote Archibaldo Petrus.
IKEAPOLIS! The Musical
ReplyDeleteProtagonisti:
Assunta Scognamiglio, impegata che fantastica sempre dei mari del Nord.
La signorina Antonietta Esposito, la donna con la natica di legno.
Gennarino Esposito, il manager del reparto spaccio.
La guardia giurata Peppino Esposito.
Martina Kool, immigrata nigeriana, amante del datore, cassiera distratta, detta anche Pippi Calzelunghe (per l'evidente somiglianza nell'abbigliamento con la medesima).
La scena si apre all'Ikea in provincia di Napoli, il primo giorno dei saldi.
La signorina Antonietta Eposito, succube del luogo comune, viene beccata dal sevizio di sorveglianza mentre cerca di asportare una lampada incollata alla scenografia, è la spina penzoloni dalla gonna a tradirla.
Simula uno svenimento e cade nel reparto salotti: ed è subito amore.
La guardia giurata Peppino Esposito (non è suo parente) chiude un occhio - è astigmatico - complice uno spiraglio di coscia improvvisamente - nella caduta -svelatoglisi.
Scoprirà solo anni dopo della natica di legno a causa del matrimonio dopo decennale fidanzamento.
Stesa sul tappeto, fra il divano ecologico "Pagherete tutto nel 2016", e la poltrona "Margellina", rimane per diverse ore così, fingendosi priva di sensi, finche' la guardia giurata Peppino Esposito non decide che puo' bastare l'accurata auscultazione.
Verra' interrotto l'idillio proprio quando la Signorina Antonietta Esposito sta per simulare un orgasmo (ricorda Stefania Sandrelli nella Grande Opera del Maestro Brass) a beneficio del DIVERSIVO.
Che è necessitato dal sopraggiungente Gennarino Esposito (non è parente dei due), il manager del reparto spaccio, che di secondo lavoro fa il camorrista part time.
Fra i tre sboccia una tenera storia d'amore che si concludera' con la morte di Gennarino Esposito per avvelenamento da cozze comuni (la procura sta ancora indagando), e con il conseguente matrimonio fra Peppino Esposito e Antonietta Esposito.
L'unione dà come frutto la nascita di tre figli: Mariettella, Totonno e Santulillo.
Solo in seguito si scoprirà, con grande disappunto del centro-destra, che Antonietta Esposito sarebbe stata sterile.
Della Signorina Assunta Scognamiglio e di Martina Kool non si è mai saputo nulla.
AGGIORNAMENTO DELLE INDAGINI SULLA MORTE DI Gennarino Esposito.
ReplyDeleteLa scientifica nutre perplessità circa la morte per avvelenamento accidentale, in quanto non riesce a ricostruire l'esatta dinamica dei gusci di cozza che dal piatto gli si sarebbero conficcati sulla fronte.
Al momento propende più per il suicidio, in quanto la vittima, potrebbe essere deceduto a seguito di testate volonarie nel piatto.
Del resto era nota l'imperizia di Antonietta Esposito in cucina.
Pare non fosse presente il futuro marito della predetta, in quanto sorpeso ed arrestato mentre cercava di piazzare ad un monte dei pegni una lampada trafugata all'Ikea. Naturalmente ha chiesto l'aspettativaall'stituto di vigilanza dove lavora.
Riguardo alle ultime notizie sulla Signorina Assunta Scognamiglio e Martina Kool, pare - stando all'Autore - convivano felicemente sin dall'inizio.
Ecco spiegata - forse - la loro assenza dalla Storia.
;)
thx per i link cke mi hai lasciato; il secondo, in particolare, era proprio quello che stavo cercando...
ReplyDeletebuon WE
ecchediamine...trovo questo blog come link in giro per ikl web..e ci trovo la squitto!
ReplyDeleteSquitto, basta!!!! Non inseguiamoci più!
Assai intelligente questo blog..ammetto di esserci arrivato attratto dal gatto nell'icona.
:)
Questa Antonietta Esposito, la donna con la natica di legno, mi ricorda la protagonista di una mia epopea, la signorina Graziella Foppapedretti, la donna con la gamba di legno.
ReplyDeleteDrFranzAlofs, dica a suo nipote di non scoraggiarsi e di cercare di distrarsi. Come si suol dire, occhio non vede, cuore non duole.
ReplyDeleteCaro esimio ex collega ("ex" perchè adesso occupo un importante incarico in tv, come già spiegatoLe) Dr. Franz Alofs Spziel, katèdra di endemiologia neurologica Università di Brema,
ReplyDeleteio credo nella metapsicosi, cioè nela trasmigrazione dell'anima dopo la morte...(cosa di cui è certo anche il nostro Premier vista l'insistente Suo apparire su tutti i canali terrestri e non).
Cosa c'entra Lei, Dr. Franz Alofs Spziel?
Dopo accurate indagini metapsichiche debbo chiarirLe che nel Suo caso vi è stato un disguido:
Lei non è la reincarnazione di Woody Allen - che fra l'altro risulta fra i viventi - bensì del grande Franza Kafka.
Se ne faccia un ragione del complimento che Le ho indirizzato con la presente Rivelazione.
Ora molte cose Le saranno più chiare!
(Ringrazio per l'ospitalità l'Autrice del presente spazio-tempo.)
"Chi vive abbandinato e pur vorrebbe ogni tanto mantenere in qualche modo un rapporto col prossimo, chi, tenendo presente i mutamenti della giornata, del tempo, delle relazioni professionali e d'altre simili cose vuol veder comunque un qualsiasi braccio, a cui potersi attaccare - non potrà far a meno, per molto tempo, di una finestrina. E anche se proprio non cercasse nulla e si avviasse verso il davanzale soltanto come un uomo stanco che leva continuamente gli occhi dal pubblico al cielo, e non volesse e se ne stesse con la testa un pò spostato indietro, pure giù i cavalli lo trascinerebbero con sé nella sequenza delle vetture e del fracasso e così finalmente verso la concordia umana."
ReplyDelete(Franz Kafka, La finestrina)
Ci ha preso dr paciuko, amo Franz Kafka, ed è come se lei avesse svelato un mio segreto.
Dalla prossima volta, trascrizione a puntate de "Il castello" tradotto da me nel 1948.
Un consiglio: ha aggiunto l'aggettivo "grande" a Kafka, presumo perciò l'abbia letto; il consiglio è, valutando la sua chiusa e proiettandola su di lei, di non cercare di "chiarire" forzatamente le cose, la nebbia di Praga può guidare benissimo nella vita.
Saluti
%
"Dalla prossima volta, trascrizione a puntate de "Il castello" tradotto da me nel 1948. "
ReplyDeleteCaro DrFranzAlofs,
se la Sua affermazione travalica la scherzosdità per approdare... all'Iperrealismo, Le confesso l'emozione della data: 1948
In quel... numero (1948) non ero stato concepito (perchè neanche i miei genitori lo erano stati ancora...)
Ha quindi molti decenni più di me, Caro DrFranzAlofs !!!
E la Sua dichiarazione:
"Ci ha preso dr paciuko, amo Franz Kafka, ed è come se lei avesse svelato un mio segreto. "
Non Le nego, ha nutrito oltremodo la mia autostima. Ho una particolare intuizione nel riconoscere gli Stili. E dalla predilezione per certi Stili la personalità dello scrivente. Perchè in definitiva, io credo, che, ridotta... all'osso (!) della nostra Anima, resti solo... (appunto) lo Stile!
Riguardo a quest'altra sua affermazione:
"il consiglio è, valutando la sua chiusa e proiettandola su di lei, di non cercare di "chiarire" forzatamente le cose, la nebbia di Praga può guidare benissimo nella vita. "
...dev'essere la vissuta vita a parlar attraverso Lei: per me resta... nebbia... il Segreto che (probabilmente) si cela dietro questa sua presa di posizione riguardo alla guida per le praghesi vie dell'esistenza.
Buone letture kafkiane (e non).
coltivi la sua nebbia allora
ReplyDeletecosì potrà aprire varchi.
Grazie delle buone letture, contraccambio
Dr Franz Alofs Spziel.